Dopo 41 anni di vita, per lo più travagliata a causa della mancata applicazione di norme fondamentali della Legge 223/90 e per l'atteggiamento ostile da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e del proprio "braccio destro" l'Ispettorato Territoriale del Lazio, Spazio Radio è ormai prossima alla chiusura. Sta quindi avendo successo il piano ordito nei nostri confronti (e di altre piccole entità indipendenti radiofoniche e televisive sparse in tutta Italia) da parte delle cosiddette Autorità che avrebbero dovuto permettere parità di trattamento tra soggetti concessionari e che invece si sono rivelate di parte, a favore esclusivamente delle radio-aziende e dei soliti commercianti di frequenze. Il nostro segnale ridotto ormai ad un lumicino, potrebbe presto spegnersi definitivamente.
La nostra lunga battaglia di unica emittente ambientalista e pacifista di Roma, portata avanti sempre con dignità ed onestà e senza compiere atti di forza che però hanno permesso ad altre radio di occupare e vedersi riconosciuta la frequenza, è a punto morto. La Modulazione di Frequenza romana è stata gestita dal Mise in chiave affaristica e ne dovrà rispondere davanti al Tribunale.
Le ultime durissime lettere inviate a Mise ed Ispettorato (ai direttori Spina, Gagliano, Sappino, Catenacci e al funzionario Stramaglia) non hanno avuto finora risposta. Tutti coloro che si credono al di sopra della legge e che stanno tentando in tutti modi di costringere alla chiusura la nostra scomoda emittente saranno chiamati a rispondere davanti al Giudice. Probabilmente non otterremo nulla, ma tenteremo comunque di chiedere ed ottenere giustizia.
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Sono trascorsi ben 4 mesi da quando avevamo suggerito all'Ispettoraro Lazio di organizzare un incontro tra noi e gli imperterriti interferitori di Radio Roma Capitale, ma fino ad oggi nessuna convocazione, solo rimandi di data in data per poi far passare del tempo. Siamo quindi giunti al 14° mese di oscuramento del nostro segnale senza che nessuno del Ministero abbia mosso un dito per ripristinare almeno le condizioni radioeltteriche presenti prima di dicembre 2018. Eppure era stato lo stesso Ministero ad autorizzare un'emissione illegittima perchè priva di concessione e in isofrequenza con Spazio Radio nel medesimo bacino di utenza, attivata dall'ormai intoccabile Radio Roma Capitale che fa parte di un noto gruppo editoriale che su Roma dispone di molte frequenze. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della vicenda che ormai ha assunto contorni grotteschi.
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Spazio Radio è una delle ultime emittenti romane rimaste sempre fedeli alla missione della radio locale, tradita da tanti editori e affossata da leggi restrittive che ne stanno determinando la lenta, ma progressiva scomparsa. E lo ha fatto nel rigoroso rispetto delle regole perchè la legalità e l'onestà sono dei valori imprescindibili soprattutto nella odierna corrotta società.
Nata nel 1978 (dopo un paio di anni di sperimentazione), Spazio Radio ha dovuto lottare (e lotta ancora) contro coloro che hanno fatto della pratica del commercio delle frequenze un vero business e che, in accordo con taluni funzionari del Ministero dello Sviluppo Economico, hanno determinato l'inevitale oscuramento del nostro segnale.
Spazio Radio, infatti, mantenendo il proprio impegno ambientalista, prese a suo tempo una decisione originale: non aumentare la potenza di trasmissione perchè dannoso alla salute di chi vive nei pressi delle antenne trasmittenti di elevata potenza e per evitare uno spreco immenso di energia, prodotta da fonti fossili altamente inquinanti.
Nel 1995 ci venne rilasciata la concessione per poter trasmettere, sebbene il Ministero non potesse farlo ne' con noi e ne' con nessuna altra radio e tv locale in quanto "si dimenticò" di assegnare le frequenze, le postazioni e indicare le potenze di trasmissione di ciascuna emittente. Da qui nacquero numerosi casi di interferenze tra radio e radio, spesso autorizzate a trasmettere sulla medesima frequenza e nella stessa area di servizio! Spazio Radio, in FM sui 92,900 MHz, oggi si trova schiacciata tra un potentissimo 93,000 MHz di Radio Roma Capitale e un altrettanto potente trasmettitore di Teleradiostereo operante sui 92,700 MHz. Ma l'elemento che assume un'assurdità inaudita è che il Ministero nel corso degli ultimi anni ha autorizzato gli impianti di Radio Subasio e di Radio Roma Capitale a trasmettere sulla nostra stessa frequenza, Impianti che all'epoca del rilascio delle concessioni non esistevano affatto!
In questi ultimi mesi il segnale della nostra emittente si è ulteriolmente degradato proprio per la presenza di una nuova emissione (non censita e quindi priva di concessione, ma ritenuta "legittima" dai funzionari ministeriali) di Radio Roma Capitale che irradia su gran parte dell'area di nostra pertinenza. Molti ascoltatori ormai non riescono più a sintonizzare il segnale di Spazio Radio. E' dal 29 dicembre del 2017 che abbiamo segnalato l'appropriazione della nostra legittima frequenza, ma finora l?ispettorato Territoriale del Lazio ha fatto orecchie da mercante. Anzi, a detta dei soliti funzionari ministeriali, è paradossalmente la nostra emittente a stare nel torto perchè non ha voluto dichiarare una potenza con almeno 3 zeri e ciò, sempre secondo costoro, condanna Spazio Radio ad un progressivo degrado del segnale.
Eppure ci troviamo da quasi 30 anni in regime di concessione: a fronte del pagamento di salati canoni e tasse e dell'assunzione dei previsti obblighi ed oneri da rispettare (pena la decadenza della concessione), dall'altra parte l'Amministrazione Pubblica non tutella affatto le piccole radio locali.
Una gravissima omissione, quella del Ministero, che Spazio Radio sta pagando direttamente, finora senza alcuna possibile via di uscita.
Al momento la nostra emittente sta cercando il modo più adatto per risolvere il gravissimo problema venutosi a creare, non tanto per responsabilità diretta delle emittenti interferenti, quanto invece per l'iimobilismo di Ministero e Ispettorato che da sempre vedono Spazio Radio come un soggetto debole sulla quale pelle è facile speculare.
Finchè la nostra legittima frequenza 92,900 MHz non sarà liberata dalla concorrenza, i nostri amici ascoltatori possono raggiungerci attraverso lo streaming e le app per Android e iOS presenti nei rispettivi store.
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